20 September 2017
Nell'ambito del D.L. n. 50/2017 (c.d. “Manovra correttiva”) è stato introdotto uno specifico regime fiscale applicabile ai redditi derivanti dalle locazioni brevi di immobili abitativi da parte di persone fisiche “privati”.
In particolare, a decorrere dal 1° giugno 2017 sono ricomprese tra le locazioni produttive di reddito fondiario anche quelle che prevedono, oltre all’affitto dell’immobile, la pulizia dello stesso e la fornitura della biancheria. Si tratta nello specifico dei contratti di locazione breve stipulati a partire dalla suddetta data, ai quali è possibile applicare le disposizioni relative alla cedolare secca, con l’aliquota del 21% in caso di opzione.
Contestualmente, sono stati introdotti nuovi adempimenti a carico dei soggetti esercenti l’attività di intermediazione immobiliare, anche tramite la gestione di portali online (ad esempio, Airbnb, Booking, ecc.). In particolare gli intermediari che:
- mettono in contatto locatore e locatario, anche tramite portali online, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai contratti conclusi per il loro tramite a decorrere dall’1.6.2017;
- incassano i canoni / corrispettivi relativi ai contratti di locazione in esame sono tenuti ad operare una ritenuta del 21%, considerata effettuata a titolo di imposta sostitutiva in caso di opzione per la cedolare secca da parte del locatore (ovvero a titolo di acconto IRPEF qualora il locatore non eserciti l’opzione per la cedolare secca).
Fonte: news redatta dal Team del Centro Studi Seac spa.