Per il rientro anticipato dalla malattia serve nuovo certificato - LAVORO

03 Maggio 2017

Nel caso in cui il lavoratore guarisca prima del previsto e si voglia rientrare al lavoro in anticipoè necessario che lo stesso aggiorni il certificato medico, comunicando all’Inps la riduzione dei giorni di malattia; in caso contrario si rischia di essere sanzionati.

Le norme richiedono che i giorni effettivi di malattia corrispondano a quelli dichiarati.

Sottolinea l’Inps nella circolare 79/2017 pubblicata ieri, non sempre ciò avviene, con la conseguenza che l’istituto magari spende inutilmente soldi per i controlli a domicilio del lavoratore non più malato, oppure, nel caso di pagamento diretto dell’indennità di malattia, di erogazione di prestazioni non dovute e relativa necessità di recupero.

Per contrastare il mancato rispetto del quadro normativo, l’Inps ha comunicato che se, a seguito di una assenza del lavoratore a una visita di controllo domiciliare e/o ambulatoriale, emerge che non è stata comunicata la ripresa anticipata dell’attività lavorativa (o se la stessa è stata comunicata in ritardo), al lavoratore stesso verrà applicata la sanzione prevista per assenza ingiustificata alla visita di controllo. Il periodo sanzionato andrà fino al giorno precedente la ripresa dell’attività lavorativa, dato che quest’ultima viene considerata come una dichiarazione “di fatto” di fine prognosi.

La penalizzazione, secondo quanto indicato nella circolare Inps 166/1988, è pari al 100% dell’indennità per un massimo di dieci giorni in caso di prima assenza, 50% dell’indennità nel restante periodo di malattia in caso di seconda assenza, del 100% dalla data della terza assenza.

 

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