09 December 2024
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è un adempimento fondamentale per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro).
Chi è obbligato a redigere il DVR?
Il DVR deve essere redatto da:
• Aziende di qualsiasi dimensione e settore che abbiano almeno un lavoratore dipendente o equiparato.
• Professionisti e lavoratori autonomi che impiegano collaboratori o dipendenti (ad esempio, praticanti, tirocinanti o altri lavoratori).
In pratica, il DVR è obbligatorio per tutti i datori di lavoro che si avvalgono di personale, sia esso assunto con contratto di lavoro subordinato o in forme equiparabili.
Tuttavia, i professionisti e lavoratori autonomi senza dipendenti o collaboratori non sono tenuti a redigere il DVR, in quanto l’obbligo si applica esclusivamente in presenza di lavoratori.
Cosa deve contenere il DVR?
Il DVR deve contenere:
1. Individuazione dei rischi: valutazione di tutti i rischi presenti nell’ambiente di lavoro (rischi fisici, chimici, biologici, ergonomici, ecc.).
2. Misure di prevenzione e protezione: indicazioni delle strategie per eliminare o ridurre i rischi.
3. Piani di intervento: definizione delle misure da adottare e dei responsabili della sicurezza.
Quando deve essere aggiornato?
Il DVR deve essere aggiornato ogni volta che si verificano cambiamenti significativi nelle condizioni di lavoro, come l’introduzione di nuove attrezzature o procedure. Un aggiornamento periodico è comunque consigliato per garantire la conformità alle normative.
Riferimenti Normativi
L’obbligo di redazione del DVR è sancito dall’articolo 17 del D.Lgs. 81/2008, che prevede la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e del Medico Competente, laddove richiesto, previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
Sanzioni per la mancata redazione
La mancata redazione del DVR comporta gravi sanzioni per il datore di lavoro, che possono includere ammende o, nei casi più gravi, l’arresto.